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La Pasqua: È morto per te?

di Marco deFelice www.veravita.org
nota: tutte le frasi in corsivo sono tratte direttamente dalle Sacre Scritture, dalla versione “La Nuova Diodati” edizioni La Buona Novella

Per la maggioranza di noi, la Pasqua è una festa importante, con tante tradizioni, come l’uovo di pasqua e un bel pranzo insieme. Pensiamo poco però al vero significato della Pasqua: la morte terribile di Gesù Cristo sulla croce il venerdì, e poi, l’incredibile verità della Sua risurrezione la domenica mattina.

Certo, i fatti storici della Pasqua sono ben conosciuti ed attestati: Gesù, dopo aver vissuto una vita senza mai peccare, dopo aver compiuto tanti miracoli che dimostravano la sua divinità, dopo aver detto ripetutamente che sarebbe andato a Gerusalemme per essere ucciso per poi risuscitare, Gesù Cristo andò alla croce il venerdì, morì, e fu sepolto, esattamente come aveva preannunciato. Dopo ciò, presto la domenica mattina risuscitò dalla morte. Fu visto da più di cinquecento dei suoi seguaci. Infine, quaranta giorni dopo la Sua risurrezione, davanti ai suoi discepoli, Gesù fu sollevato in cielo, con la promessa che sarebbe ritornato per raccogliere i suoi e giudicare il mondo.

Tutti questi avvenimenti erano stati profetizzati in modo dettagliato da secoli, e fu anche profetizzato e dichiarato da Cristo ripetutamente, che Egli sarebbe morto per salvare dei peccatori. La sua morte non fu uno sbaglio, era il piano di Dio, ed era anche la scelta di Gesù Cristo, perché era assolutamente necessario che Egli morisse e risuscitasse, essendo l’unico modo per mezzo del quale Dio avrebbe salvato gli uomini peccatori, rimanendo però allo stesso tempo giusto.

Cos’è questa salvezza? Salvezza da cosa? Perché serve anche a te? Perché la morte di Gesù a Pasqua era l’unico modo per poter salvare gli uomini?

Perché siamo colpevoli

Le risposte vere a queste domande non si basano su ragionamenti umani, ma le troviamo nelle verità che Dio stesso ci ha rivelato nella Parola di Dio.

Infatti, è solo nella Parola di Dio che possiamo conoscere le verità che riguardano Dio, la vita, e l’eternità. Seguimi mentre ti racconto ciò che Dio ci rivela nella sua Parola, le Sacre Scritture.

Dio è glorioso, onnipotente, e santo. Dio ha creato tutto, quindi, tutto appartiene a Dio. Egli ha dato ad ognuno di noi la vita, e ci sostiene, dandoci vita, cibo, aria, tutto.

Dio ha stabilito le sue leggi sulla natura, che chiamiamo le leggi naturali, per rendere il mondo abitabile e stabile, in modo che potessimo vivere e stare bene.

Inoltre, avendoci creati come esseri spirituali e morali, Dio ha stabilito la sua legge morale, cioè i suoi comandamenti, che rispecchiano la Sua persona e la Sua santità. Per esempio, Dio è la vita, perciò, ci comanda di non uccidere e di non disprezzare gli altri. Dio è la verità, perciò, ci comanda di non mentire mai. Dio ha creato il matrimonio, perciò, ci comanda di onorare il matrimonio e di non commettere adulterio, neanche nella mente. Tutto appartiene a Dio, e Dio ci ha creati affinché lavoriamo, perciò, ci comanda di non rubare. Ogni comandamento rispecchia Dio, e perciò, ogni disubbidienza è un peccato contro la persona di Dio. Al contrario, quando ubbidiamo di cuore, questo ci porta del bene e ci permette di stare nella presenza di Dio, godendo la pace e la gioia che solo Egli p darci.

Noi tendiamo a pensare al peccato come ad un qualcosa che si commette contro altre persone. Certamente, quando facciamo del male ad altri, è un peccato. Ma quello che rende il peccato veramente grave è che ogni peccato commesso va contro la persona e la santità di Dio, anche se non fa male direttamente ad un’altra persona.

Allora ti chiedo: come hai vissuto finora? Hai ubbidito di cuore a tutti i comandamenti del nostro Creatore, Colui che ci sostiene?

Se siamo onesti, assolutamente no! Anziché ubbidire fedelmente ai comandamenti di Dio, trascuriamo Dio, tranne in quei momenti in cui riconosciamo di avere bisogno del Suo aiuto. Spesso, nemmeno conosciamo i suoi comandamenti, e perciò, disubbidiamo a Dio ogni giorno. Alla luce di questo, siamo tutti peccatori. Il nostro peccato è molto grave, la nostra colpa davanti a Dio è grande. E peggio ancora, Dio non guarda solo a ciò che facciamo, e alle nostre parole, ma Dio guarda al nostro cuore. I nostri tantissimi pensieri peccaminosi ci rendono ancora più colpevoli davanti a Dio.

Il Giudizio

Come Creatore e Giudice, Dio ha stabilito che giudicherà gli uomini dopo la morte, e giudicherà i nostri peccati.

Quale sarà il salario per il peccato? Agli occhi di Dio, il nostro peccato è così grave che deve essere punito con la morte. Nella Parola di Dio leggiamo:

“il salario del peccato è la morte” (Romani 6:23)

Visto che Dio è la vita, la morte descrive la separazione eterna da Dio. Dio, nella sua santità assoluta, non può sopportare il peccato alla sua presenza. Quindi, la giusta punizione è quella di allontanarci da Sé per sempre, in quello che chiamiamo l’inferno.

Ci è difficile comprendere questa verità perché non conoscendo Dio, e non comprendendo la sua santità, non comprendiamo quanto ogni peccato sia un terribile affronto a Dio. È la Parola di Dio che ci rivela la gravità del nostro peccato, e quanto terribile sarà il giudizio che ci sta davanti. Conviene ascoltare ciò che essa dichiara, perché la tua eternità è in gioco.

Abbiamo Bisogno

Onde evitare una falsa speranza, la Parola di Dio ci dichiara che siamo tutti colpevoli e senza speranza, se ci basiamo sul nostro merito. Nessuno, per il proprio merito, supererà il giudizio. Infatti, la Parola di Dio dichiara:

“Or noi sappiamo che tutto quello che la legge (di Dio) dice, lo dice per coloro che sono sotto la legge, affinché ogni bocca sia messa a tacere e tutto il mondo sia sottoposto al giudizio di Dio, perché nessuna carne (persona) sarà giustificata davanti a lui per le opere della legge; mediante la legge infatti vi è la conoscenza del peccato.” (Romani 3:19-20 LND)

Questo brano spiega che siamo tutti colpevoli, che nessuno supererà il giudizio. Amico, amica, come me, anche tu sei colpevole davanti a Dio, veramente colpevole. Di nautra siamo ribelli e nemici di Dio.

Alla luce di questo, è completamente falso il pensiero comune che Dio sa che cerchiamo di fare il bene e di non fare il male, e che visto che Dio è misericordioso, supereremo bene il giudizio. Piuttosto, Dio sa che siamo peccatori, che non Lo seguiamo di cuore, e per questo, Egli deve giudicarci.

Siamo in grave condizione, e non riusciamo da soli a liberarci dalla nostra colpa e dalla condanna. Abbiamo bisogno di un Salvatore.

Quello che Dio ha Fatto

Nonostante quanto abbiamo offeso terribilmente Dio con i nostri peccati e nonostante che meritiamo la condanna eterna, Dio, con un amore immenso, ha fatto l’incredibile. Ciò che era impossibile per noi, Dio lo ha provveduto. Dio ha provveduto una via per la quale possiamo essere perdonati, completamente, e la nostra colpa tolta.

Un giusto giudice non può ignorare la colpa del condannato. Deve applicare la legge. Similmente, come giusto Giudice, Dio deve punire il nostro peccato.

Però, nella Sua grande misericordia, Dio ha provveduto un modo per punire il nostro peccato, ma allo stesso momento perdonarci, in modo che possiamo entrare nella Sua presenza.

Dio Padre ha mandato suo Figlio a diventare anche uomo, Gesù Cristo. Secondo il piano di Dio, Gesù andò alla croce durante la festa della Pasqua. Là sulla croce, Dio versò la sua ira su Cristo. Là sulla croce, Gesù subì la punizione per il peccato di tutti coloro che Dio avrebbe salvato. Gesù fu punito al loro posto.

Infatti, mentre Gesù era sulla croce, dal mezzogiorno fino all’ora quindici, ci furono tenebre, che rappresentano il giudizio di Dio. Durante quelle ore, Dio stava punendo Cristo per i peccati di altri. Alla fine di quel tempo di soffrire l’ira di Dio, Gesù gridò:

Dio mio, Dio mio, perché mi ha abbandonato?” (Matteo 27:46)

Gesù gridò queste parole perché, dopo un’eternità di comunione perfetta con il Padre, fu separato da Lui in quelle ore subendo l’ira del Padre, al posto degli uomini peccatori.

Poi, avendo subito la piena punizione per pagare completamente la colpa, Gesù gridò:

“ ‘È compiuto’. E, chinato il capo, rese lo spirito.” (Giovanni 19:30 LND)

La frase “è compiuto” era un termine usato per descrivere un debito pagato interamente. Gesù con la Sua morte ha pagato il pieno prezzo per il peccato nei giorni della Pasqua. Con la Sua risurrezione, che dimostrava che Dio aveva accettato la Sua morte, fu aperta la via al perdono e alla salvezza.

Non Tutti Saranno Salvati

Allora, è chiaro che siamo tutti peccatori. Saremo tutti perdonati? Tu sarai perdonato e salvato?

Sarà Gesù Cristo stesso a giudicare il mondo. Per quanto riguarda chi sarà salvato, Gesù dichiara:

“13 Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono coloro che entrano per essa. 14 Quanto stretta è invece la porta e angusta la via che conduce alla vita! E pochi sono coloro che la trovano!” (Matteo 7:13-14 LND)

Gesù ci esorta ad entrare per la porta stretta, la porta del perdono e della salvezza, anziché per la porta larga, che conduce alla perdizione. Gesù dichiara che POCHI saranno salvati. Invece, molti entreranno per la via della perdizione, che porta all’inferno.

Solo chi riconosce il suo peccato, e veramente si ravvede, credendo in Gesù

Cristo, come Colui che lo può salvare, sarà perdonato e salvato. Gesù è venuto solo per queste persone, non per chi si considera un giusto. Gesù dichiara:

“io non sono venuto per chiamare a ravvedimento i giusti, ma i peccatori".” (Matteo 9:13 LND).

Gesù è venuto al mondo per salvare i peccatori, non i giusti. In realtà, nessuno è un giusto, però, tanti si considerano giusti, e non credono di essere veramente colpevoli davanti a Dio. Gesù non è venuto per chi non riconosce la gravità della propria colpa. Piuttosto, è venuto per salvare solamente coloro che riconoscono di essere peccatori, che sanno di essere colpevoli davanti a Dio e di meritare la condanna.

Alla Pasqua, Gesù Cristo è andato alla croce per morire al posto di coloro che veramente sanno di essere peccatori, e che si ravvedono, ponendo tutta la loro fede in Gesù Cristo per la salvezza.

Quindi, la domanda più importante della tua vita e della tua eternità: Gesù Cristo è morto per te? Tu riconosci che sei colpevole davanti a Dio, e che hai bisogno del perdono, e della salvezza?

Non esiste dono più grande del dono di ricevere il perdono in Gesù Cristo, con il quale tutta la nostra colpa viene pagata, dandoci libero accesso a Dio stesso. Con il perdono arriva la salvezza, la promessa dell’eternità con Dio, e la perfetta cura di Dio in questa vita.

Quindi, se vuoi i benefici della Pasqua, cioè della morte e della risurrezione di Cristo, devi cercare Dio con tutto il tuo cuore. Allora avrai il dono della Pasqua: la vera vita, il perdono, e l’essere riconciliato con Cristo, per ora e per l’eternità.

Bisogna cercare Dio in Cristo. Si cerca Dio nella Parola di Dio, la Bibbia.

Gesù Cristo ti chiama alla salvezza. CercaLo, con tutto il tuo cuore. Siamo qua per aiutarti.

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