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Sei una persona giusta?

di Marco deFelice www.veravita.org

Sei una persona buona o una persona cattiva? Di natura, ci consideriamo essere delle persone abbastanza buone. Se chiedessi a dieci persone, probabilmente quasi tutte ti risponderebbero che cercano di fare il bene e che non sono come certi che conoscono. Forse anche tu ti giudichi così.

Però, in realtà, il giudizio che abbiamo di noi stessi non importa. Quello che realmente importa è ciò che il nostro Creatore, Gesù Cristo, dichiarerà di ciascuno di noi quando Egli ritornerà per giudicare il mondo. Perciò, ti invito a leggere una parabola di Gesù Cristo che ci aiuta a capire la nostra vera condizione. Nota che “giusto” indica uno che non è colpevole, e “giustificato” indica uno che era colpevole, ma che Dio rende giusto, giustifica, e che quindi, non è più ritenuto colpevole.

(Gesù) Disse ancora questa parabola per certuni che erano persuasi di essere giusti e disprezzavano gli altri: Due uomini salirono al tempio per pregare; uno era fariseo, e l’altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così dentro di sé: “O Dio, ti ringrazio che io non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri; neppure come questo pubblicano. Io digiuno due volte la settimana; pago la decima su tutto quello che possiedo”. Ma il pubblicano se ne stava a distanza e non osava neppure alzare gli occhi al cielo; ma si batteva il petto, dicendo: “O Dio, abbi pietà di me, peccatore!” Io vi dico che questo tornò a casa sua giustificato, piuttosto che quello; perché chiunque s’innalza sarà abbassato; ma chi si abbassa sarà innalzato.” (Luca 18:9-14)

Nota come questi due uomini giudicano se stessi, e poi, nota il giudizio di Gesù Cristo.

Il fariseo era un uomo molto religioso. Oggi diremmo: un uomo di chiesa. Egli, confrontandosi con gli altri della sua società, anziché con la legge di Dio, si giudicava essere un uomo perbene, un uomo buono, e perfino ringraziava Dio di non essere come i tanti malvagi della sua società. Non capiva che essere buono secondo un metro umano non vuol dire minimamente che uno sia giusto agli occhi di Dio.

Invece il pubblicano, che per lavoro riscuoteva le tasse e che probabilmente era stato molto disonesto, non si confrontava con gli altri uomini. Anzi, capendo che anche il più piccolo peccato è in abominio a Dio, riconosceva di essere un grande peccatore e, con grande umiltà, si presentò a Dio e chiese solamente pietà.

In altre parole, il fariseo era sicuro che Dio lo avrebbe ascoltato perché si riteneva più buono di altri e confidava nelle sue opere, mentre il pubblicano sapeva di non meritare alcun bene da Dio e di non avere nemmeno il diritto di pregare.

Ora, quello che vorrei farti notare è il giudizio che Gesù diede riguardo a ciascuno di questi due uomini, perché sarà sempre Gesù, che è pienamente Dio e pienamente uomo, a giudicare anche noi alla fine del mondo. Quindi, sarà il Suo giudizio che determinerà la nostra eternità.

Parlando prima del pubblicano, e poi del fariseo, Gesù dichiarò: “Io vi dico che questo (il pubblicano) tornò a casa sua giustificato, piuttosto che quello (il fariseo); perché chiunque s’innalza sarà abbassato; ma chi si abbassa sarà innalzato.”

Il pubblicano, un grande peccatore, fu perdonato e giustificato da Dio. Invece, il fariseo, l’uomo perbene, tornò a casa sua NON giustificato, ovvero, ancora colpevole. Chi pensa di essere un “giusto”, una persona “buona”che non ha bisogno di essere perdonata da Dio in questa vita sarà abbassato, ovvero, sarà condannato eternamente nel giudizio. Sarà terribile per quella persona!

Chi invece si abbassa, chi si umilia riconoscendosi colpevole e bisognoso del perdono di Dio in questa vita, come il pubblicano, sarà innalzato, sarà giustificato, sarà perdonato e avrà la vita eterna nella presenza di Dio.

Quindi la persona più buona, se confida nella propria bontà, sarà condannata, perché nessuno è buono abbastanza da poter riuscire a superare il giudizio di Dio in base ai propri meriti. Invece, la persona più malvagia, se si umilia di cuore riconoscendosi peccatore e confida in Cristo, sarà perdonata e giustificata, per i meriti di Cristo Gesù.

Amico o amica, anche tu sarai giudicato da Gesù Cristo. Tu stai confidando nel tuo presunto merito, nelle tue buone opere? Se sì, il giudizio di Dio per te sarà terribile! Hai bisogno di abbassarti, e di lasciare che Gesù Cristo ti innalzi. Tutta la tua eternità dipenderà da quel giudizio, perciò, non trascurare di cercare il perdono di Dio oggi, finché sei in vita. Cerca Dio, per mezzo di Gesù Cristo, nelle Sacre Scritture!

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