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Abbiate fede in Me – Giovanni 14

di Marco deFelice, www.veravita.org, 27 ottobre, 2010
parole chiave: fede in Gesù Cristo, come avere pace. Il cuore di Gesù, la cura di Gesù, Gesù è Dio.

Problemi, motivi per cui si ha il cuore turbato.

Tutti noi abbiamo avuto o abbiamo tuttora dei pesi legati a questa vita, alle cose di ogni giorno.

Però, se uno pensa seriamente, i veri pesi sono legati all'eternità.

Cioè, i problemi di questa vita finiranno. Invece, chi arriva all'eternità senza la salvezza si troverà in un tormento da cui non ci sarà mai fine! Perciò, per quanto i problemi di questa vita possano sembrare grandi, non sono in alcun modo paragonabili al nostro problema di essere sotto giudizio davanti ad un Dio santissimo. Perciò, quando pensiamo alla realtà della nostra situazione, è giusto esserne turbati.

Oggi, vogliamo considerare un brano nel quale Gesù Cristo ci invita a non avere un cuore turbato, ovvero, ci invita ad avere pace, la pace di cui abbiamo tutti bisogno.

Voglio riflettere su questo invito, su questo comandamento da parte di Gesù.

Il brano che vogliamo considerare è il Vangelo di Giovanni, capitolo 14.

Contesto:

Prima di considerare il brano, è utile considerare il contesto durante il quale è stato pronunciato. Ci troviamo la notte prima della croce. Gesù sapeva pienamente che fra poche ore sarebbe stato arrestato, maltrattato tutta la notte, e che, presto di mattina, sarebbe stato appeso sulla croce, per subire non solo una morte fisica terribile, ma infinitamente peggio, Gesù sapeva che avrebbe subito l'ira di Dio Padre contro il peccato.

In questo brano, Gesù si trova insieme ai suoi 12 discepoli in una sala privata, celebrando la cena della Pasqua, la cena che era stata stabilita circa 1500 anni prima, proprio per indicare la morte di Gesù Cristo sulla croce come sacrificio per il peccato.

Nonostante che Gesù sapesse quanto terribile sarebbe stata la sofferenza che stava per affrontare di lì a poco, i suoi pensieri anche in questa occasione erano rivolti ai suoi discepoli, Gesù li voleva curare, e preparare i loro cuori per quello che stava per succedere, e per quello che sarebbe avvenuto anche dopo.

------------- Che cosa possiamo notare da questo?

Notiamo il cuore di Gesù, il vero pastore, che cura le sue pecore.

Leggiamo in Giovanni 10 che Gesù è il Buon Pastore:

“11 Io sono il buon pastore; il buon pastore depone la sua vita per le pecore. 12 Ma il mercenario, che non è pastore e a cui non appartengono le pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge; e il lupo rapisce e disperde le pecore. 13 Or il mercenario fugge, perché è mercenario e non si cura delle pecore. 14 Io sono il buon pastore, e conosco le mie pecore e le mie conoscono me,” (Gv 10:11-14 LND)

Ora, consideriamo Giovanni 14:1

“"Il vostro cuore non sia turbato; credete in Dio e credete anche in me.” (Giovanni 14:1 LND)

Consideriamo la frase “credete in Dio e credete anche in me!”: che cosa sta implicando Gesù di sé, con questa dichiarazione?

--- Gesù stava per morire, eppure, dice ai suoi discepoli di avere fede in Lui. Considerate la grandezza di questo fatto.

Considerando tutta la frase (v.14), qual è il senso della parola “fede” qua? È solamente una fede intellettuale, o è qualcosa di più?

Notiamo anche che il fatto che Gesù abbia chiamato gli apostoli ad avere fede in Dio e anche in Lui, e tramite la Bibbia chiama anche noi a fare uguale, significa che Gesù si sta mettendo alla pari di Dio. Infatti, nella Bibbia, nell'Antico Testamento, vediamo che gli uomini che avevano fede in Dio erano graditi a Dio. In questo brano, e in tutto il Nuovo Testamento, ripetutamente troviamo comandamenti di avere fede in Gesù Cristo. Nulla è cambiato con Dio, ciò che è cambiato è che nel Nuovo Testamento, Gesù Cristo è stato rivelato come Dio incarnato. Perciò, avere fede in Gesù Cristo equivale ad avere fede in Dio.

Gesù in questo brano sta mettendo se stesso al posto di Dio.

Troviamo tantissimi altri brani che dimostrano la stessa verità (Cristo che si equivale a Dio, perché Lo è!)

Lo vediamo già andando avanti in questo capito, in Giovanni 14:6-11.

Lo vediamo anche in Giov 5.22,23;

“22 Poiché il Padre non giudica nessuno, ma ha dato tutto il giudizio al Figlio, 23 affinché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre, chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.” (Giov 5:22-23 LND)

Giovanni 8:56-58 Gesù si identifica con il nome di Dio.

“56 Abrahamo, vostro padre, giubilò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e se ne rallegrò". 57 I Giudei dunque gli dissero: "Tu non hai ancora cinquant’anni e hai visto Abrahamo?". 58 Gesù disse loro: "In verità, in verità io vi dico: Prima che Abrahamo fosse nato, io sono". 59 Allora essi presero delle pietre, per lanciarle addosso a lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio, passando in mezzo a loro, e così se ne andò.” (Gv 8:56-59 LND)

Gesù Cristo si è presentato come Dio, chiamava le persone (e anche noi) ad andare a LUI, ad avere fede in LUI.

Andiamo avanti nel brano

vv- 2-4 il futuro di chi ha vera fede in Gesù

Non ci sono dettagli, ma il punto principale sì. Qui Cristo ci dichiara quello che ci serve sapere, quello che può dare pace al nostro cuore.

Qual è la cosa più stupenda del paradiso? La presenza di Cristo stesso! Chi non ha Cristo come tesoro in questa vita, non avrà Cristo per tutta l'eternità.

vv.5,6 Gesù è la vita, la verità, la vita

Leggiamo ora i versetti 5 e 6.

“5 Tommaso gli disse: "Signore, noi non sappiamo dove vai; come dunque possiamo conoscere la via?" 6 Gesù gli disse: "Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.” (Gv 14:5-6 LND)

Noi cerchiamo di rendere la via complicata, ma in realtà è semplice: è Cristo. È semplice, ma comprende ogni angolo della vita. Non è la Bibbia, non è la Chiesa, non è la dottrina, non sono certamente le nostre opere. È Cristo stesso. Le altre cose ne fanno parte, ma solo come risultato di essere nella via di Gesù.

Via: È in Gesù, e solamente in Gesù, che arriviamo al Padre.

Verità: Non una verità, ma la verità.

La Vita: Non esiste vera vita al di fuori di Gesù Cristo. Chi non è in Gesù Cristo, non ha la vera vita, è spiritualmente morto. Gesù è la fonte della vera vita. Quindi, non è solamente una dottrina, non è solo una figura con una certa importanza, Gesù Cristo è l'unico modo per arrivare a Dio Padre, è l'unico modo per essere salvato, è la verità, ed è la vera vita. Gesù Cristo, è Gesù Cristo solo, è tutto questo.

vv.7-11 Gesù e il Padre sono uno

“7 Se mi aveste conosciuto, avreste conosciuto anche mio Padre; fin da ora lo conoscete e l’avete visto". 8 Filippo gli disse: "Signore, mostraci il Padre e ci basta". 9 Gesù gli disse: "Da tanto tempo io sono con voi e tu non mi hai ancora conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai dici: "Mostraci il Padre?" 10 Non credi che io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso. Il Padre che dimora in me è colui che fa le opere. 11 Credetemi che io sono nel Padre e che il Padre è in me, se no, credetemi a motivo delle opere stesse.” (Giovanni 14:7-11 LND)

L’identità di Cristo: La Bibbia non ci spiega tutto sulla trinità, probabilmente perché non siamo capaci a comprendere più di quello che la Bibbia ci rivela. Come potrebbe l'uomo infinito comprendere Dio infinito ed eterno? Perciò, dobbiamo comprendere quanto siamo limitati, e riposarci in quello che Dio ha scelto di rivelarci.

vv.12-14 una promessa incredibile.

I versetti da 12 a 14 contengono una promessa incredibile. È importante non interpretarla malamente. Leggo queste versetti:

“12 In verità, in verità vi dico: chi crede in me farà anch’egli le opere che io faccio; anzi ne farà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. 13 E qualunque cosa chiederete nel nome mio la farò, affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. 14 Se chiedete qualche cosa nel nome mio, io la farò".” (Gv 14:12-14 LND)

Prima di tutto, Gesù fa una promessa incredibile, ma è una promessa limitata ad un certo gruppo di persone. Chi sono le persone per cui è valida questa promessa? È valida solamente per coloro che credono in Lui. È importante notare che nella Bibbia, come vediamo chiaramente anche qui in questo brano, la parola “credere in Gesù” va molto oltre ad una semplice fede intellettuale in Lui. Piuttosto, credere veramente in Gesù vuol dire confidare in Gesù, ogni giorno, in ogni aspetto della vita. Proprio come abbiamo letto in Giovanni 14:1

“"Il vostro cuore non sia turbato; credete in Dio e credete anche in me.” (Gv 14:1 LND)

In questo stesso Vangelo, troviamo un versetto che ci aiuta a comprendere il senso di credere in Gesù. Leggo Giovanni 1:11,12 che parla dell'incarnazione di Gesù Cristo, quando è venuto nel mondo come uomo.

“11 Egli è venuto in casa sua, e i suoi non lo hanno ricevuto, 12 ma a tutti coloro che lo hanno ricevuto, egli ha dato l’autorità di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome,” (Gv 1:11-12 LND)

In Giovanni capitolo 1, Gesù viene presentato come Dio, e perciò Creatore e Signore di tutto. Perciò, quando il versetto 12 parla di coloro che lo hanno ricevuto, vuol dire che lo hanno ricevuto in quel ruolo, che lo hanno ricevuto come il loro Dio, e il loro Signore.

“Credere” vuol dire ricevere personalmente Gesù nella tua vita come il tuo Dio e Signore.

Quindi, tornando a Giovanni 14:12, quando Gesù dichiara: “in verità, in verità vi dico: chi crede in me anche le opere che io faccio” la fede di cui parla significa di aggrapparti a Cristo e seguire Cristo ed ubbidire a Cristo e avere Cristo come il tuo tesoro.

-- notiamo:

“12 In verità, in verità vi dico: chi crede in me farà anch’egli le opere che io faccio; anzi ne farà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. 13 E qualunque cosa chiederete nel nome mio la farò, affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. 14 Se chiedete qualche cosa nel nome mio, io la farò".” (Gv 14:12-14 LND)

N.B: CHI farà le opere? nel v.12 troviamo la risposta: “egli”, cioè il credente che crede.

Però, nei vv. 13, 14, Gesù spiega questo meglio, dicendo: “IO lo farò” e “io la farò”.

Allora, CHI farà le opere?

Notate anche i TEMPI dei verbi. Sono al futuro, per distinguere le opere che Cristo farà nel futuro tramite i credenti, dalle opere che egli aveva fatto quando era sulla terra.

Gesù farà opere tramite i veri credenti, ovvero tramite quelle persone che hanno vera fede in Lui. In loro, Gesù Cristo sta compiendo opere ancora più grandi di quello che aveva fatto quando egli era sulla terra.

I vv.15-24 prove di essere in Cristo

I vv. da 15 a 24 ci danno un modo per riconoscere se siamo veramente in Cristo.

“15 "Se mi amate, osservate i miei comandamenti, 16 Ed io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore, che rimanga con voi per sempre, 17 lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce; ma voi lo conoscete, perché dimora con voi e sarà in voi. 18 Non vi lascerò orfani; tornerò a voi. 19 Ancora un po’ di tempo e il mondo non mi vedrà più, ma voi mi vedrete; poiché io vivo, anche voi vivrete. 20 In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e che voi siete in me ed Io in voi. 21 Chi ha i miei comandamenti e li osserva, è uno che mi ama, e chi mi ama sarà amato dal Padre mio; e io lo amerò e mi manifesterò a lui". 22 Giuda, non l’Iscariota, gli disse: "Signore, come mai ti manifesterai a noi e non al mondo?". 23 Gesù rispose e gli disse: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui. 24 Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che udite non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.” (Gv 14:15-24 LND)

Allora:

come possiamo sapere se veramente amiamo Gesù? Se osserviamo i suoi comandamenti come stile di vita.

Chi è che Gesù promette? Il Consolatore.

Chi ha Cristo, veramente vivrà. Non sarà così per il mondo, ovvero, per chi non ha veramente Cristo.

Chi ama Cristo, è amato dal Padre, e Cristo si manifesterà a quella persona.

Cristo, e il Padre, dimoreranno con la persona che ama Gesù.

Aspetti di credere in Gesù

Non appoggiarti sul tuo discernimento, sui tuoi ragionamenti.

“5 Confida nell’Eterno con tutto il tuo cuore e non appoggiarti sul tuo intendimento; 6 riconoscilo in tutte le tue vie, ed egli raddrizzerà i tuoi sentieri.” (Proverbi 3:5-6 LND)

Credere in Cristo vuol dire non appoggiarti sul tuo intendimento. In ogni decisione della vita, in ogni campo, vuol dire ricercare la volontà di Dio, e seguire ubbidendo a questa volontà. Questo è il senso di confidare.

L'unico modo per avere un cuore tranquillo, anche nelle tempeste più profonde, è di confidare veramente nell'Eterno, in Cristo.

Quando farai così, quando veramente confidi nell'Eterno, allora, Egli raddrizzerà i tuoi sentieri. Vivendo così, non camminerai mai solo, non dovrai mai affrontare le difficoltà da solo.

Vuol dire ubbidire ai suoi comandamenti

Credere in Gesù Cristo vuol dire riceverLo come il tuo Signore e Salvatore.

Quando abbiamo Cristo come tesoro, abbiamo il perdono, e perciò, non dobbiamo avere un cuore turbato, in nessuna situazione. Possiamo avere la vera pace.

Inoltre, possiamo compiere grandi opere, opere che porteranno frutto che durerà per tutta l'eternità! Nessuna opere terrena durerà così.

Se tu se un credente, medita su chi sei in Cristo, e trova grande gioia in Lui! Fidati di Lui, cammina per fede, in ubbidienza.

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